Il centro storico di Firenze è frutto di innumerevoli evoluzioni che si sono alternate
nei secoli, che hanno plasmato l’aspetto attuale della città: così le strade e
monumenti ereditano il lungo cammino storico che le ha generate. Nel periodo tra
IV e V secolo Florentia integrò nel suo reticolo i simboli cristiani. Basiliche dedicate
ai martiri, San Lorenzo e Santa Felicita, vennero edificate a nord e a sud; e le due
chiese intitolate ai santi Pietro (san Pier Maggiore) e Paolo (san Paolino) forniscono
a est e a ovest conferma dell’evoluzione del tessuto urbano conformemente al
modello ambrosiano, dove le chiese erano edificate nei pressi delle porte esterne
perimetrando il centro abitato e seguendo una precisa logica di dedicazioni.
Categoria: ARTE
San Cresci in Valcava
articolo pubblicato su “L’Italia, l’Uomo, l’Ambiente” marzo 2022
In una nascosta valle del Mugello un’antica Pieve custodisce un tesoro di arte e di storia. L’antichissima tradizione di San Cresci e dei martiri del Mugello, risalente al III secolo, è mantenuta viva dal recente ciclo di affreschi del Maestro David Mayernik.
La chiesa di San Cresci in Valcava è uno dei luoghi più straordinari dei dintorni fiorentini. È un contatto diretto con la chiesa dei primi secoli, con le sue testimonianze più drammatiche. Il culto iniziò subito dopo la morte dei martiri; si ignora l’esatta epoca di costruzione della chiesa, fermo restando che il luogo probabilmente era anche sede di un tempio pagano, dove appunto Cresci e compagni furono portati per sacrificare agli idoli; probabilmente l’edificio attuale risale all’XI secolo, periodo al quale risalgono gli atti dello scritto latino. Tra il 1200 ed il 1500 la chiesa fu un santuario importante, meta di pellegrinaggi; nel 1516 visitava la chiesa l’arcivescovo Giulio de’ Medici, futuro pontefice Clemente VII. Nel 1613 furono ritrovati i resti dei martiri, evento a cui presenziò l’arcivescovo Alessandro Marzi-Medici. Quanto fu trovato corrispondeva al racconto della tradizione…
San Martino a Mensola
Articolo pubblicato su “L’Italia, l’Uomo, l’Ambiente”, febbraio 2022
Tra Firenze e Fiesole, non lontano da Coverciano, si trova l’antica chiesa di San Martino a Mensola, la cui origine è legata a tre grandi personaggi irlandesi del IX secolo: San Donato, vescovo di Fiesole, Sant’Andrea di Scozia e sua sorella Santa Brigida. La chiesa contiene uno straordinario patrimonio di storia e arte, di cui si daranno alcuni cenni nell’articolo
Due uomini camminavano ai piedi delle colline di Fiesole, lungo le sponde del piccolo torrente Mensola costeggiandolo in direzione dell’Arno. Siamo nel IX secolo, Andrea e Donato, monaci irlandesi (o “scoti”, come si diceva, da cui “di Scozia”), scesi in Italia in pellegrinaggio erano arrivati a Fiesole nei giorni in cui la comunità stava cercando un nuovo vescovo. Appena i fiesolani conobbero Donato, uomo di grandissima cultura, lo avevano immediatamente eletto come loro pastore, e Andrea era rimasto con lui senza tornare in Irlanda dove la sorella Brigida lo aspettava….
Santa Caterina alle Ruote
Articolo pubblicato su “L’Italia, l’Uomo, l’Ambiente” novembre 2020
La visita all’Oratorio di Santa Caterina alle Ruote introduce ad una grande storia dell’antichità. Esempio di indipendenza e valore della donna contro la prepotenza maschile, Santa Caterina d’Alessandria, oggi quasi dimenticata, ebbe un grandissimo rilievo in epoca medioevale attestato da un grande numero di opere a lei dedicate in chiese e musei. La sua festività ricorre il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, instaurata nel giorno del martirio delle sorelle Mirabal, la cui storia drammaticamente ripercorre, circa duemila anni dopo, vicende molto simili a quelle della Santa.
Se da fuori l’oratorio di Santa Caterina alle Ruote appare come una delle tante meravigliose chiesette toscane, sparse nella campagna, dentro è una sinfonia di affreschi e di colori. L’oratorio fu costruito dalla famiglia Alberti nel 1354, una delle più potenti famiglie fiorentine che, rendendo omaggio alla Santa protettrice di giudici e notai, voleva far risaltare la Magistratura da loro esercitata in Firenze. Il ciclo pittorico rappresenta la storia di Santa Caterina come narrata dalla Legenda Aurea di Jacopo da Varagine. A queste immagini si abbinano altre iconografie tradizionali, Apostoli ed Evangelisti, Sant’Antonio e San Francesco. La valle dove si trova l’oratorio di Santa Caterina alle Ruote è interessata a un progetto relativo a nuove edificazioni.
Il Rio Rimezzano, contiguo all’oratorio
Florentia Paleocristiana: santa Felicita, Santa Trinita, il tempio della Cella di Ciardo
…ci sono a Firenze testimonianze archeologiche di un’antica comunità cristiana, precedenti al IV secolo? Già dal terzo secolo il cristianesimo era ben diffuso nell’impero, in cui non solo erano ormai disponibili versioni dei vangeli assolutamente consolidate, ma anche un colto e laico dibattito tra cristiani e pagani sulle tematiche della fede cristiana. Una possibile testimonianza della comunità cristiana del terzo secolo in Florentia è il sarcofago della cappella Davanzati in Santa Trinita. Fu riutilizzato nel 1446 per la sepoltura di Giuliano Davanzati. Sulla superficie anteriore è presente un bassorilievo che rappresenta il Buon Pastore, tema che a esempio troviamo nelle pitture del battistero di una delle prime chiese conosciute, la domus ecclesiae di Doura Europos in Siria…
Lapidi Paleocristiane a Santa Felicita
Florentia Paleocristiana: la cattedrale di Santa Reparata, le origini
Difficile deve essere stata la scelta dei fiorentini al tempo di Dante, quando intorno al 1300 decisero di iniziare a demolire la loro cattedrale per costruire un edificio molto più imponente e spazioso; la basilica di Santa Reparata con le sue geometrie romaniche, che per secoli aveva dialogato con il Battistero di San Giovanni, doveva lasciare il passo a un edificio degno di quella che allora stava per diventare la città più grande e potente di Europa. La decisione fu così impegnativa…
La Basilica di Santa Trinita in Firenze
articolo su “L’Italia, l’Uomo, l’Ambiente”, marzo 2023
…Entro nell’edificio, che ha un interno di maestose linee gotiche: non ci sono le folle e le file che possiamo trovare in altri monumenti di Firenze, anche se il luogo trabocca di storia e di arte. Varie sono le opere che qui ricordano San Giovanni Gualberto. Santa Trinita è fortemente collegata all’ordine dei Vallombrosani…
Storie di Casa Buonarroti
articolo su “L’Italia, l’Uomo, l’Ambiente”, febbraio 2024
Le vicende fiorentine di Artemisia Gentileschi – che dipingeva ispirandosi anche a Galileo Galilei – e le vite avventurose dei nipoti di Michelangelo Buonarroti sono oggetto del mio articolo “Storie di Casa Buonarroti”